venerdì 24 settembre 2010

Bonsai in fiera


Bonsai Bisogna che ne approfitto adesso che ho preso il via e quindi se riesco posterò altre cosucce; una di queste è la passione per i “piccoli alberelli” : i bonsai. Bonsai : termine giapponese che significa pianta coltivata in un vaso; è l’arte di coltivare alberi in miniatura in vasi poco profondi. Tale arte evoca lo spirito degli arti e degli arbusti che crescono sulle scogliere battute dal vento e sulle cime rocciose di Cina e Giappone.
Queste piante vivono in terreni poveri a temperature rigide. La coltivazione iniziò in Cina quando questi alberi, rimasti nani in modo naturale, vennero trapiantati in vasi. Con i secoli poi si svilupparono tecniche atte a ridurre artificialmente la crescita.
Proporzioni Bonsai : Altezza Bonsai = circa 6 volte il diametro della base del tronco. Diametro base tronco = profondità del vaso. Lunghezza vaso rettangolare = 2/3 dell’altezza dell’albero. Stili bonsai : Dritto formale e informale ( albero dritto o sinuoso) A cascata e semicascata (albero ricade oltre al vaso) Obliquo ( la cima dell’albero sporge orizzontale in rapporto alla base) Sulla roccia (le radici sono fisse nei crepacci o abbracciano la roccia) Boschetto ( gruppo di alberi) A zattera ( tronchi multipli aderenti al terreno) Doppio tronco Rami al vento (rami quasi orizzontali).

Crescita Bonsai: piante adatte ai bonsai possono essere prese nei vivai o tra le pianticelle giovani nei giardini e nei boschi. In primavera, con una palettina, si solleva con cura la piantina scelta. Si possono ottenere bonsai anche a partire dal seme. Il seme si pianta sempre in primavera in un terriccio speciale e deve essere tenuto in un luogo riparato e all’ombra fino al momento della germinazione. Quando le pianticelle sono alte circa 2,5 – 4 cm, interrarle una ad una in vasi di 10 cm di terriccio naturale. Lasciarle all’aperto in luogo riparato. La primavera seguente rinvasare ogni pianticella in un vaso di 15 cm di diametro. All’inizio della stagione vegetativa (quando i germogli si stanno aprendo e gonfiando e si deve travasare la piantina in un vaso basso e largo) si potano le radici di circa un terzo ai lati e metà in fondo, ma prima di fare ciò si solleva la pianta dal terriccio, si lavano le radici per meglio osservarle e si tagliano le radici grosse con le cesoie affilate. Se la radice principale è spessa e lunga, tagliarla leggermente e rinvasare in un vaso profondo. Dopo un anno ricontrollarla per vedere se è pronta o rinnovare la potatura finchè la pianta non stimola la crescita dei filamenti più sottili di radici adatti ad assorbire l’acqua. La potatura delle radici crea la pianta bonsai.

Trasformazione del fusto: avviene con una prima grossolana potatura prima o durante la ripresa vegetativa. Si favorisce l'infittimento delle foglie stimolando l'emissione dei germogli e ciò si ottiene asportando questi a mano a mano che si formano,con le dita.
Si potranno anche ridurre le dimensioni delle foglie: verso il mese di giugno, tagliare i 2/3 di tutte le foglie. Per poter continuare a svolgere la normale attività vegetativa, la pianta sarà così stimolata a emettere in 10-15 giorni un nuovo apparato fogliare composto da tante foglie più piccole di quelle emesse in primavera.
Per ottenere la direzione di crescita dei rami si usa la legatura con fili di rame (ricoperti di carta da fioristi per piante con corteccia tenera). I rami decidui vanno legati quando le foglie sono in pieno rigoglio ; i rami di un sempreverde in autunno o inverno. Togliere il filo di rame all'inizio della nuova stagione di crescita per evitare danni a corteccia e gemme.
Per piegare il ramo verso il basso, legare al ramo una peso con una cordicella.

(fonte: libro "Il fai da te dell'artigianato creativo")

(foto: fiera a Cesena di tartarughe e bonsai)








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