martedì 30 novembre 2010
Gelmini: Maria Star in collisione con la realtà pedagogica
1. il maestro unico non permetterà agli alunni di arricchire il proprio sapere attraverso il laboratorio, questo è molto importante per sviluppare nel bambino il pensiero critico e di confronto con gli altri e non solo ma attraverso il laboratorio si può sviluppare anche la manualità (cosa che manca nelle scuole italiane ed è presente nel resto del mondo). Le classi aumentano ed un solo insegnante sarebbe controproducente alla formazione delle personalità dei nostri figli. Tra l'altro la pedagogia aveva fatto passi importanti per uscire dalla condizione nelle scuole di maestro unico ed ora siamo regrediti. Nelle scuole straniere le classi vantano un equipe di insegnanti che collaborano armoniosamente tra loro da invidiare e noi invece di ispirarci a loro che sono tra i primi in classifica cosa facciamo? Tagli! 2. Non comprendo come una persona laureata in giurrisprudenza possa emanare decreti che implicano argomenti che non conosce: pedagogia, psicologia, educazione. Se avesse collaborato con docenti di tutti gradi (che ne sanno molto più di lei di come vanno le cose all'interno della scuola)confrontando anche le scuole estere forse sarebbe stato meglio. Non è possibile per me fare riforme dall'esterno ma bisogna partire sempre dall'interno. Per il grembiule sono favorevole.3. La chiusura delle sedi distaccate mi sembra solo un'altra occasione per cercar di far rientrare i conti senza ragionare. La trovo una mossa alquanto elitaria: chi non potrà recarsi tutti i giorni alla sede principale o affittare un appartamento nella cità della sede per motivi economici come farà? Il diritto allo studio gli verrà precluso? 4. Per quanto riguarda le conseguenze per il comportamento sono d'accordo ma il fatto di escludere l'alunno dal potersi diplomare o di essere rimandato all'anno precedente se non si raggiunge la sufficienza in ogni materia mi sembra un pò troppo visto che un alunno può trovare difficoltà nell'affrontare magari una materia.Non è chiara inoltre come si otterrà questa trasparenza nei concorsi senza aggiungere altri procedimenti burocratici che ritardano sempre più l'entrata degli studenti nel mondo del lavoro. Insomma non mi sono chiari alcuni punti del decreto ed inoltre quello che più mi ha colpita è che nel messaggio di youtube ella dice che questa riforma è ciò che ci possiamo permettere in un momento di crisi. Ma io aggiungo: miglioreremo la situazione italiana facendo tagli e dando i finanziamenti ai più meritevoli (che anche qui non si capisce bene come siano valutati e con quali criteri i più meritevoli) camuffando il tutto con questa riforma che mira a virtuosismo, trasparenza...e tanti bei propositi?
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